Notizie storiche
Secolo
XIV
Frazione di secolo
inizio XIV
Utilizzazioni
Attività (uso attuale)
edificio di culto regolarmente aperto al pubblico
Uso storico
edificio di culto
Storia
Inizialmente sede del monastero dei Canonici Lateranensi di S.Teodoro, poi ceduta ai Frati Apostolini che ne cambiarono il titolo con quello di San Rocco. Soppressi gli Apostolini nel 1643 (o nel 1647), chiesa e monastero dopo due diverse destinazioni, la seconda delle quali la costituì abbazia, il 10 marzo 1660 vennero assegnati ai Padri "Chierici Regolari Minori di S. Fede" che vi rimasero fino al 1797 anno nel quale, come tanti altri istituti religiosi, furono soppressi. La chiesa per oltre un ventennio rimase chiusa. Venne riaperta al culto nel 1821 ed eretta in parrocchia dall'Arcivescovo Mons. Luigi Lambruschini barnabita con decreto 28 febbraio 1821; con esso la cura d'anime era trasferita da S. Maria di Granarolo a San Rocco.
Struttura architettonica
Planimetria della Chiesa
Riedificata dagli Apostolini nei primi anni del Seicento, è costituita da un'unica ampia navata, con sui fianchi sei cappelle simmetriche. La sovrabbondante decorazione a stucco offre l'inconfondibile etichetta del XVII sec. Non conosciamo, per ora, nomi di architetti o di capomastri; sappiamo solo che i lavori furono resi possibili dalle elargizioni di un patrizio: Battista Viale.
Interni
A destra: 1- Altare della Madonna della Guardia. Sopra l’altare gruppo ligneo della Madonna di Antonio Canepa. In alto, stucco con la Flagellazione di Gesù; sul lato destro, San Cristoforo; sul sinistro, San Sebastiano. Sulla lesena seguente, statua di Aronne; sotto, il Vitello d’oro, sopra, San Rocco appestato.
2- Altare di San Giuseppe. Sull’ancona, tela di G.A. de Ferrari con il Transito del Santo. Sopra, in ovale, le Stimmate di San Francesco; dai lati, due Angeli sorreggenti simboli della Passione. Sulla lesena, Salomone; sotto, formella con il Giudizio di Salomone; sopra, San Rocco.
3- Altare del crocifisso. In ancona, tela con il Crocifisso e La Maddalena di Luciano Borzone. Sopra, formella con L’Innalzamento del serpente nel deserto. Ai lati, due profeti: Davide e Geremia. All’imposta dell’arco del presbiterio, due statue con i profeti Geremia e Isaia.
7- Presbiterio. Sulle pareti, da destra, tele con: Martirio di Santa Caterina d’ Alessandria di A. e C. Semino (sec. XVII), San Giovanni Battista decapitato di G.B.Merani; a sinistra, San Luca che dipinge la Madonna e figure di Andrea Ansaldo, Dormitio Virginis di Domenico Fiasella. Altare in marmi policromi del sec XVIII proveniente dalla chiesa del monastero delle Battistine. Sugli architravi delle porte due statuine di marmo, anonime del sec XVII, con San Rocco e San Sebastiano. Nel catino, Storie di San Rocco; al centro, Trionfo del Santo, attorno, aneddoti della Vita. Nei quattro angoli dell’arco, figure simboliche: la Semplicità con la Colomba, la Pace con l’ulivo, la Carità con bimbi, l’Innocenza con l’agnellino, di Giovanni Carlone.
A sinistra: 4- Altare della Madonna (già Sacro Cuore). In nicchia, tavolina di Nicolò da Voltri; attorno Angioli in plastica sorreggenti titolo delle litanie lauretane. In alto lunetta con L’Incoronazione della Vergine Santissima. Ai lati, due stucchi con Santa Maria Maddalena e Santa Caterina martire. Sopra il pulpito, profeta Davide e, in alto, San Rocco incontra il Papa.
5- Altare di San Rocco. Statua marmorea del Santo di Onorato Pellè (sec XVII). In alto, lunetta con San Rocco che assiste gli appestati. Ai due lati due figure in plastica: un Cavaliere e San Lorenzo. Sulla lesena, statua di Mosè; sotto, il Roveto ardente, sopra San Rocco colpito dalla peste. Ai lati della porta che immette in sacrestia, due stucchi con i patroni di Genova San Siro e San Rocco.
6- Altare del Battistero. Il battistero, in marmi policromi, è rielaborazione composita moderna del Cresta, con l’impiego del tempietto già esistente sul vecchio altare maggiore. In alto, lunetta con Scena biblica; ai lati, in stucco Santa Lucia e Santo Stefano.
8-Sacrestia. Tela recentemente restaurata con la Deposizione della croce in replica da Paolo Rubens.
Note
All'interno della chiesa sono sepolti quattro dogi genovesi: Benedetto e Agostino Viale (1717-1719 e 1750-1752) e Giancarlo e Alerame Pallavicini (1785-87 e 1789-91)
Bibliografia
Chiesa di San Rocco di Granarolo - a cura di Cassiano da Langasco. Sagep Editrice Genova.
http://www.diocesi.genova.it/documenti.php?idd=203&parrocchia=171